GIUSEPPE
(Interpretazione Cabalistica)

 

Consideriamo anche questa parte della Genesi che narra le storia di Giuseppe, come un “sogno” collettivo in cui ciascuno di noi può, identificandosi con il protagonista della storia, e interiorizzando tutti i personaggi, ritrovare il suo sogno personale suggeritogli dal Sé per condurlo e guidarlo sul Sentiero della Reintegrazione. Dopo aver sintetizzato e adattato anche questa parte della Bibbia a copione teatrale per poterla  rappresentare nel nostro teatrino del CIS, ecco che questo nostro Giuseppe semplificato e ridotto per necessità di “lavoro” all’essenziale, è pronto per essere posto sull’Albero e organizzato in un “viaggio iniziatico”, vale a dire considerato come una discesa agli inferi e una risalita dell’Albero.

Giuseppe, (= Yhwh aggiunga), rappresenta il nostro Assiah, una personalita` molto  ‘speciale’ che nasce dell’Amore di Giacobbe per Rachele; abbiamo attribuito a Giacobbe il Chesed bianco e a Rachele il Geburah bianco perché  essi rappresentano nella discesa dell’Albero la coppia genitrice (mentale-razionale) ideale di tale personalita`, inoltre Rachele e` anche la “donna” di fuoco di Giacobbe (v. commento cabalistico a Giacobbe)  e quindi Giuseppe non puo` che essere il figlio prediletto a cui il padre dona una tunica con le maniche lunghe; la simbologia di questo particolare abito, proprio delle principesse assiro-babilonesi consacrate al culto degli dei, fa di lui un principe e un sacerdote; egli infatti e` il solo tra i figli di Giacobbe in grado di ricordare sogni pieni di significato ed egli sa anche interpretarli. Tuttavia se narrare i suoi personali sogni gli procura l’odio dei fratelli, interpretare i sogni del Coppiere e del Faraone gli apre la strada alla carica di vicere` d’Egitto. Giuseppe nasce a Giacobbe come figlio della vecchiaia, quindi della saggezza, della Sapienza, ma presto deve contrastare con l’indole violenta e invidiosa dei fratelli. In particolare in questa nostra sceneggiatura biblica abbiamo preso in considerazione solo 4 fratelli: Simeone  (=  Yhwh ascolta) e Levi (= che aderisce), a cui abbiamo attribuito il mentale negativo, poi Ruben (= Yhwh vede l’afflizione) e Giuda (= lode di Yhwh) a cui abbiamo attribuito l’astrale negativo. Giuseppe deve combattere ovviamente con tutti i dieci fratelli, figli delle altre ‘donne’ di Giacobbe e vincerli, (cioe` deve conoscere il suo male e recuperarne l’energia) ma gia` questi 4 li riassumono: Simeone e Levi non ‘ascoltano’ e non ‘aderiscono’ Ruben e Giuda non ‘vedono l’afflizione’ e non ‘lodano’, vale a dire: nessuno di loro agisce in coerenza con la virtu` che dovrebbe esercitare.  L’invidia e la gelosia dei fratelli di Giuseppe lo portano ad essere schiavo in Egitto, e poi a dover affrontare da servo, cioe` in una posizione di estrema debolezza, le tentazioni della moglie di Potifar (= dono di Ra); infatti egli fugge da lei lasciandole pero` la veste in mano, questa imprudenza lo porta in prigione. Abbiamo posto Potifar e sua moglie nel Netzach e Hod neri, proprio ad indicare le insidie dell’astrale negativo, che Giuseppe si e` creato col vantarsi dei suoi sogni ‘particolari’ in famiglia. Gli anni di prigione, vissuti come factotum del direttore del carcere del re, temprano l’indole forse troppo raffinata e delicata di Giuseppe ed ecco che quando il Panettiere e il Coppiere del Faraone vengono imprigionati  per aver offeso il loro re, Giuseppe per sollevarli dal loro ‘turbamento’ si offre di interpretare nel nome di Elohim i loro sogni. Abbiamo posto il Coppiere nello Yesod bianco in quanto a lui, dopo tre giorni secondo la previsione di Giuseppe, viene sollevata la testa, cioe` viene riammesso a corte; abbiamo posto il Panettiere nello Yesod nero in quanto a lui dopo tre giorni, secondo la previsione di Giuseppe, viene pure sollevata la testa, ma in senso negativo, cioe` viene impiccato. Notiamo che le ‘funzioni’ di questi due personaggi sono relative una al ‘pane’ e l’altra al ‘vino’ ed e` come se, in questa fase della ricerca, fosse indicato che operazioni relative al “mangiare il pane” (all’elemento solido) risultano essere negative, mentra quelle relative al “bere vino” (all’elemento liquido) risultano essere positive. La morte del Panettiere non permette a Giuseppe di abbandonare subito l’albero nero, mentre la riabilitazione del Coppiere gli permette di iniziare la scalata dell’Albero bianco, seppure dopo un ulteriore periodo di purificazione di altri 2 anni.

Grazie al sogno avuto in carcere dal Coppiere e interpretato correttamente da Giuseppe, al momento opportuno, quando il Faraone necessita di qualcuno che gli interpreti i suoi sogni, ecco che Giuseppe, facendosi ponte tra Elohim e il Faraone glieli spiega: i suoi sono due sogni premonitori. I due sogni, quello delle 7 vacche grasse divorate dalle 7 magre e quello delle 7 spighe piene inghiottite dalle sette spighe sottili, arse dal vento orientale, preannunciano 7 anni di abbondanza seguiti da 7 anni di terribile carestia per tutti. Quando c’e` il tempo del ‘tanto’, solo il saggio sa prevedere che presto verra` il tempo del ‘poco’ e che bisogna quindi provvedere ad equilibrare i due estremi opposti. Giuseppe viene riconosciuto saggio e quindi a lui viene affidato il compito di ‘togliere dove e` troppo e aggiungere dove manca’.Inoltre il Faraone da` anche un nuovo nome a Giuseppe e lo chiama Safnat- Paneach (= l’uomo che sa le cose) e poi gli da` in moglie Asenat (= consacrata alla dea); da questo matrimonio nascono due figli: Manasse (= che fa dimenticare gli affanni) e Efraim (che rende fecondo).

Abbiamo posto il Faraone sul Tiphereth dell’albero di Giuseppe perché egli rappresenta il cuore della terra d’Egitto, il suo sovrano e signore; abbiamo collocato Asenat  ed i suoi due figli nell’astrale bianco, quale ‘donna’ e sposa di Giuseppe, infine abbiamo considerato il ricongiungimento con la famiglia, in particolare con Beniamino (= il figlio della destra) e con il padre e il conseguente “Perdono” dei fratelli quale sviluppo del mentale bianco e attuazione in Assiah  (terra di Gosen) del piano di Elohim.

Grazie. F.V.


 

 

GIUSEPPE - ALBERO CABALISTICO

 

 

GIUSEPPE: Il copione

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