MOSE'
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ALBERO CABALISTICO DI MOSE'
“Mose`” interpretazione cabalistica
Consideriamo questa
prima parte della storia del grande condottiero di Israele come un
“sogno” collettivo in cui ciascuno di noi può,
identificandosi con il protagonista della storia, e
interiorizzando tutti i personaggi, ritrovare il suo sogno personale
suggeritogli dal Sé per condurlo e
guidarlo sul Sentiero della Reintegrazione. Dopo aver sintetizzato e
adattato anche questa parte della Bibbia a copione teatrale per
poterla rappresentare nel nostro teatrino del CIS, ecco che questo
nostro Mose` cosi` semplificato e ridotto per necessità
di “lavoro” all’essenziale, è pronto per
essere posto sull’Albero e organizzato in un “viaggio iniziatico”,
vale a dire considerato come una discesa agli inferi e una risalita
sull’Albero. Passiamo ora a porre sull’albero cabalistico nero le 10 piaghe quali mezzo per distruggere i 7 vizi capitali che affliggono, tenendola in ischiavitu`, Israele:
Albero nero delle 10 piaghe d’Egitto e dei sette vizi capitali
Consideriamo la simbologia dei 10 flagelli (fruste) o piaghe (ferite suppurate):
1) L’acqua del Nilo e` cambiata in sangue. L’acqua e` la vita della terra e dei suoi abitanti; tramutarla in sangue significa renderla imbevibile e quindi far soffrire la sete, assetare; il sangue col suo colore rosso indica il pericolo quindi il primo flagello e` la prima frustata che produce la prima piaga per scuotere chi non vuol ascoltare la Voce del Signore; essa, assetando vuol ricordarci che mancando l’Acqua di Vita si muore di sete, e intanto ci mostra il pericolo della disobbedienza. 2) L’invasione di rane. La rana simboleggia lo stagno, l’acqua putrida, l’impurita` (v. Ap. 16,13). Le rane, chiamate dal bastone di Aronne e poi dai maghi del faraone, ricoprono l’Egitto fino a che, su richiesta di Mose`, non muoiono tutte. Il secondo flagello e` la seconda frustata che produce la seconda piaga: l’impurita` nasce in noi da cio` che ristagna, si propaga nel nostro mondo e vi resta in tanti mucchi e il paese ne e`ammorbato (Es. 8,10), cioe` ci rende maleodoranti. 3) La polvere diventa zanzare. La zanzara che punge e irrita e` considerata la causa della dispersione dei branchi di bestiame, pertanto e` simbolo di ribellione. La polvere che si tramuta in zanzare e` la sporcizia che provoca irritazione e disordine. Il terzo flagello e` la terza frustata che produce la terza piaga: un prurito terribile generato dalla ribellione della nostra pelle alle punture velenose delle zanzare affamate del nostro sangue.
4)
L’invasione del mosconi.
Nella tradizione ebraica il Beelzebub (signore delle mosche)
fenicio, dio della putrefazione e distruzione, e` associato al
letamaio; nella tradizione cristiana le mosche sono omologate al
male, al peccato, alla pestilenza. Il quarto flagello e` la quarta
frustata che produce la quarta piaga: punture e malattie, cioe`:
noia, fastidio e poi sofferenza.
5) La peste colpisce il bestiame. Il bestiame fornisce carne, uova, latte, cioe` il nutrimento principale per l’uomo ed e` poi anche la ‘forza’ per i lavori agricoli e per il trasporto dei pesi. Far morire di peste il bestiame vuol dire impoverire il paese. Il quinto flagello e` la quinta frustata che produce la quinta piaga: la bestia in noi rappresenta la parte emozionale, astrale piu` bassa, che viene mortificata e privata della sua energia per fiaccarne la testardaggine. 6) Le ulcere sugli uomini e le bestie. La fuliggine di fornace e` la scoria cancerogena che inquina l’ambiente e avvelena aria e acqua, essa con la sua acidita` ricadendo su uomini e animali corrode la pelle e provoca ulcere, cioe` ferite che non rimarginano. Il sesto flagello e` la sesta frustata che produce la sesta piaga: il tessuto astrale negativo in noi viene corroso per affrettarne la disgregazione.
7)
La grandine su tutto il paese.
La grandine e` acqua congelata dal freddo che cade in forma di
granelli piu` o meno grandi, qui e` accompagnata da lampi di
fuoco colpisce l’erba del campo e spezza gli alberi
della campagna. Siamo di fronte ad una vera e propria tempesta
in cui acqua, aria e fuoco si sono alleati per colpire la terra
astrale. Il settimo flagello e` la settima sferzata che produce la
settima piaga: ‘campo’ ed ‘albero’ simboleggiano la nostra
personalita` che va forgiata dalla disciplina del Se`.
8) L’invasione delle cavallette. Le cavallette nella tradizione ebraica sono il simbolo della devastazione e della voracita`, ma anche della nullita` (Nm. 13,33): niente di verde resta sugli alberi e sull’erba del campo in tutto il paese. L’ottavo flagello e` l’ottava sferzata che produce l’ottava piaga: ancora ‘campo’ e ‘albero’ vanno intesi come metafore della personalita` ‘svuotata’ questa volta del verde. Il verde delle piante e` legato alla funzione clorofilliana, indispensabile alla nostra respirazione, al mentale (aria dell’albero) nero viene sottratta l’aria. 9) Le tenebre per tre giorni. La cecita`, il buio, il non vederci chiaro, hanno sempre simboleggiato la incapacita` di comprendere e di capire. Se non viene fatto il giusto sforzo per ‘vedere bene’ allora si perde la possibilita` di ‘vedere’ per tre giorni. Tale periodo di oscurita` esterna dovrebbe permettere di ‘interiorizzare’, di andare nell’interno di noi a cercare la vera Luce. Il nono flagello e` la nona sferzata che produce la nona piaga: il buio. Se neanche con la nona piaga riusciamo a svegliarci dobbiamo subire la decima.
10)
La morte dei primogeniti.
Il primogenito e` il primo nato, il frutto dell’amore e del vigore.
Se il primogenito del mentale non e` volto al Se`, cioe` indirizzato
alla Spirito, allora tutti i primogeniti del paese, uomini e
animali, vengono uccisi dall’Angelo della morte, riciclati perché
ormai inutili. Il decimo flagello e` la decima sferzata che produce
la decima piaga: La capacita` intuitiva, il fuoco del mentale, che
non viene messo a servizio del Se` viene ritirato e cosi` tutto
l’albero nero, perdendo la radice che lo unisce all’Albero bianco e
gli permette di sopravvivere, si disintegra. Grazie F.V.
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