MOSE' 3

 

                 “Mose`3” interpretazione  cabalistica                  

Consideriamo  anche questa terza parte  della storia del grande condottiero di Israele come un “sogno” collettivo in cui ciascuno di noi può, identificandosi con il protagonista della storia, e interiorizzando tutti i personaggi, ritrovare il suo sogno personale suggeritogli dal Sé per condurlo e guidarlo sul Sentiero della Reintegrazione. Dopo aver sintetizzato e adattato anche questa parte della Bibbia a copione teatrale per poterla  rappresentare nel nostro teatrino del CIS, ecco che questo nostro Mose` 3 cosi` semplificato e ridotto per necessità di “lavoro” all’essenziale, è pronto per essere posto sull’Albero e organizzato in un “viaggio iniziatico”, vale a dire considerato come una discesa agli inferi e una risalita sull’Albero, e noi, come al solito, in questa particolare ottica interpretiamo i vari avvenimenti della vicenda.
Mose`, (= il salvato dalle acque, che abbiamo collocato in Malkuth, come gia` in
Mose`1 e 2),  si trova ancora nel deserto e deve affrontare continuamente le lamentele e  mormorazioni del suo popolo: rimpianto per la terra d’Egitto lasciata, insoddisfazione per il cibo monotono (manna e quaglie), paura di non avere acqua da bere…Abbbiamo collocato manna e quaglie per la loro simbologia nel mentale bianco. Ma di che si lamenta Israele (=  colui che ha lottato con gli uomini e con Dio e ha vinto), questa personalita` che ha gia` avuto cosi`tante esperienze sottili?
La
manna (= man hu = che cos’e`) e` il cibo leggero e spirituale, che dovrebbe sollecitare le risposte alle fondamentali domande della vita (che cos’e` tutto cio`?: chi siamo?, da dove veniamo?, dove andiamo?) eppure viene disprezzata e accettata con insofferenza e scontentezza, cosi` come le quaglie, carne tenera approntata amorevolmente per i ‘bambini spirituali del deserto’,  che simboleggia il fuoco del mentale, cioe` i pensieri solari, di rinnovamento e resurrezione (v. il significato della quaglia nelle varie tradizioni occidentale e orientali in “Dizionario degli animali mitologici e simbolici” di J.C. Cooper ed. Neri Pozza), pensieri che dovrebbero nutrire chi ‘desertifica’ se stesso. Ma ecco che quello che era ‘dono’ e privilegio, se disprezzato e offeso per ingratitudine e ingordigia, si tramuta in sofferenza: e il Signore percosse il popolo con una gravissima piaga…vengono in mente certi artisti moderni che, dotati anche di particolari talenti, non si accontentano e sollecitano le false ispirazioni con le droghe e ne rimangono poi vittime.
La Voce del Signore ordina a Mose` di mandare esploratori in quella che dovra` essere la Terra Promessa, e gli esploratori invece di incoraggiare il popolo alla sua conquista, per paura delle difficolta` e dei sacrifici sconsigliano al popolo l’impresa e disubbidiscono al Signore, eccetto Caleb e Giosue`. Trasponiamo questa vicenda nell’interiorita`: diciamo che alla personalita` e` concessa la Grazia di poter avere una qualche ulteriore esperienza spirituale (escursione in Terra santa), ma che essa, invece di accettarla, approfondirla e farla sua, per insofferenza, paura e indolenza la rifiuta, si tira indietro e respinge i sentimenti positivi (Giosue`= YHWH aiuta e Caleb
  = cane, che abbiamo collocati sull’astrale bianco) di amore e e di fede,  che l’avrebbero introdotta  in essa.
Il Mose` interiore e` la capacita` che ha Israele, la personalita`, di interloquire con il Se`, di trattare con Lui (come gia` vedemmo fare ad Abramo in Gn.18, 23-32) sul ‘prezzo’ delle esperienze negative dell’incarnazione v.
www.taote.it   testi sacri, commento alla Genesi cap. 18. E molte volte Mose` deve intervenire per salvare il suo popolo dalla distruzione totale …perdona l’iniquita` di questo popolo secondo la grandezza della tua bonta`… tuttavia il popolo rinnega il suo stesso intercessore e spesso lo vuol lapidare (= colpire di pietra), vuol colpire di pietra la ‘pietra’ che e` la sua unica possibilita` di redenzione (!). Abbiamo considerato Aronne (= grande) come componente  sacerdotale di Mose` e l’abbiamo posto, come in precedenza, nel Malkuth; quando Core (= calvo = relativo al capo) Datan (= forte = maschio) e  Abiram (= padre elevato), alcune componenti razionali della personalita` (della componente della colonna maschile, di destra),  insorgono contro di loro che soli possono essere ‘pontefici’ (= fare da ponte tra l’umano e il divino) commettono  peccato di disobbedienza e di superbia, per questo li abbiamo posti nel mentale negativo e la loro fine non puo` che essere nell’abisso infernale: il suolo si profondo` sotto i loro piedi, la terra spalanco` la bocca e li inghiotti`. Ed ecco invece la dimostrazione della qualificazione di Aronne (= grande): il suo bastone, l’unico tra i dodici dei capi-tribu` di Israele, ‘fiorisce’: …ecco che il bastone di Aronne per il casato di Levi era fiorito: aveva prodotto germogli, aveva fatto sbocciare fiori e maturato mandorle….Questo fiorire della verga di Aronne-Mose` e` una chiara simbologia dell’Albero su cui fioriscono e fruttificano le Sephiroth, (i centri della spina dorsale). Ma ogni energia che non e` continuamente alimentata dalla fede e dalla umilta` si esaurisce e deve essere sostituita con una nuova. Aronne prima, e poi Mose`, perché siete stati ribelli al mio comandamento alle acque di Mériba vengono sostituiti rispettivamente da Eleazaro (= YHWH aiuta) e da Giosue` (= YHWH salva) perché niente e` definitivo nella storia umana e ogni méta raggiunta ne fa intravedere una piu` lontana e piu` perfetta…
In seguito, per le sue continue mormorazioni, il popolo viene punito con un’invasione di serpenti velenosi, per intercessione di Mose` la salvezza viene dal Serpente di rame innalzato sull’asta. Come vedemmo in Gv 3,14 ss, (v. commento al Vangelo di Giovanni cap. 3) il Serpente, simbolo del mentale (cf. commento alla Genesi cap. 3) puo` essere causa di caduta, se striscia in terra, se volto alle cose materiali, o di resurrezione e vita se viene ‘innalzato sull’asta’, adoperato per le cose dello spirito...
Possiamo considerare tutta la vicenda di Balak (= distruttore), Balaam (= divoratore) e della sua asina come una ulteriore dimostrazione del favore dell’Io Sono, il Se`, per la personalita` che si e` scelto come Israele. Quando il distruttore (Balak), il cuore dell’albero nero, si adopera perché le male-dizioni colpiscano il popolo di Israele, il suo indovino, (Balaam) viene chiamato dal Signore a profetare bene-dizioni e l’Angelo del Signore fa parlare la sua asina per costringerlo a ‘vedere’ bene. Abbiamo posto Baalam e l’asina nell’astrale nero, quali energie gia` a servizio del male recuperate grazie al favore di YHWH e l’Angelo sulla punta inferiore del Malkuth, quale Guardiano della Soglia (Yesod) che sbarra la strada al nemico (il divoratore e distruttore).
Infine abbiamo posto sul Chesed dell’Albero bianco l’
Ascolta Israele  (Dt. 6) che e` il testamento di Mose` per il suo popolo ed e` l’insegnamento piu` alto di tutta la Bibbia. Se Israele ‘ascoltasse’ davvero la voce di Mose` che riporta la Voce dell’Io Sono, il Se`, Daath, la Coscienza, vivrebbe da subito nella Terra Promessa, vittorioso su tutti i suoi nemici, ma Israele non ascolta… e la storia continua.

Grazie. F.V.

 

  

Abbiamo posto all’interno del Malkuth Aronne (= grande), Giosue` (= YHWH salva)  e Cur (= Hur = bambino) questi  personaggi  costituiscono la ‘forza’ interna di Mose`, ma mentre Giosue` e Cur sono la sua forza ‘nuova’, quella che alla sua morte guidera` il popolo nella Terra Promessa,  Aronne e` invece quella ‘vecchia', infatti e` il fratello maggiore di Mose` e nella vicenda del ‘vitello d’oro’ non avra` il coraggio di imporsi al popolo ribelle. Anche il suocero di Mose`, Ietro (= preminenza) l’abbiamo posto nel Malkuth come sua capacita` razionale, che gli suggerisce l’organizzazione della gestione del ‘popolo’ per mantenere l’ordine e la giustizia nell’equilibrio piramidale (capi di migliaia, di centinaia, di cinquantine, di decine). Abbiamo poi collocato Maria (la Veggente, profetessa), sorella di Mose`, in Yetzirah, l’astrale bianco; essa e`, con tutte le donne israelite, l’anima dell’Albero, ne e` la musica e il canto, la forza del sentimento e dell’amore. 
Ma ecco gia` che, subito dopo il passaggio del mar Rosso, cominciano le mormorazioni e le ribellioni del popolo, della personalita` che non accetta il sacrificio e le difficolta` della desertificazione; Per non parlare del timore di non aver acqua da bere quando il Signore e` la Fonte inesauribile d’ogni cosa… e cosi` l’acqua che sgorga dalla roccia del deserto a Massa (= tentazione) e Meriba (= litigio) non puo` che portare all’arrivo di Amalek (= Amelio, Emilio, = rivale) il capo degli Amaleciti, che venne a combattere contro Israele. Abbiamo posto le ‘mormorazioni’ sull’astrale dell’albero nero e Amalek ed i suoi soldati nel Tiphereth, nel cuore dell’albero nero, egli puo` essere sconfitto solo se Mose` tiene le braccia alzate, cioe` solo quando le sue braccia vengono usate come antenna per captare la forza di YHWH e trsmetterla al popolo: e` questo un momento particolarmente difficile e faticoso del viaggio, ma superato anche questo, e avendo Israele promesso fedelta` e obbedienza (“quanto il Signore ha detto, noi lo faremo”), finalmente puo` conoscere la "Legge".  Abbiamo collocato i 10 Comandamenti, sul Geburah bianco; la` dove c’era stata la caduta, (v, commento alla Genesi cap.3) avviene la riparazione, con l’osservanza della Legge. (v. collocazione della Legge sull’Albero in commento a Tobia cap. 4). Ma il popolo non ha ancora ricevuto dalle mani di Mose` la Legge che gia` si e` ribellato di nuovo e ha tradito la precedente promessa; ecco che pretende da Aronne un idolo da adorare: il vitello d’oro. Se le ‘mormorazioni’ della personalita` contro il Se` e la sua Voce, la Coscienza, potevano essere collocate sull’astrale nero come relative ai vizi di accidia, invidia, gola, avarizia e lussuria, l’idolo del ‘vitello d’oro’ non puo` che corrispondere al mentale nero: ira e superbia; esso e` il rifiuto della Legge stessa che era stata appena donata dal Se`. Averlo voluto e` un ritorno alla condizione di schiavitu`, molto simile a quella gia` vissuta prima del ‘passaggio dell’Angelo’ e questa scelta non puo` che rallentare drasticamente il percorso reintegrativo. Ci vorranno altri simbolici ‘40 anni’ per giungere in vista della Terra Promessa. Che possiamo dire? Solo “buona fortuna, Israele!”.

Grazie. F.V.

 

 

 

 

ALBERO CABALISTICO DI MOSE' 3

 

 

MOSE' 3: Il copione

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